Aggiornamento del MOG 231

di Flavio Corsinovi. 

In data 6 luglio 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del decreto legislativo che attua la Direttiva UE 2017/1371, la cosiddetta Direttiva “PIF”.

Le novità significative

Si amplia il catalogo dei reati tributari per i quali l’ente risponde ai sensi del d. lgs. 231/2001, includendovi ora i delitti di dichiarazione infedele, di omessa dichiarazione e di indebita compensazione.

– Si prevede di punire anche le ipotesi di delitto tentato per i reati fiscali compiuti anche nel territorio di altro Stato dell’UE se l’imposta IVA evasa non risulti inferiore a 10 milioni di euro.

Estesa la responsabilità degli Enti anche ai delitti di frode nelle pubbliche forniture, al reato di frode in agricoltura ed al reato di contrabbando, calibrando la sanzione a seconda che si superi o meno la soglia di 100.000 euro.

– Vengono inclusi, nei delitti contro la pubblica amministrazione, il peculato semplice, peculato con errore altrui e quello di abuso d’ufficio, qualora dal reato derivi un danno per gli interessi finanziari dell’UE.

Le aziende che dimostreranno di aver efficacemente attuato il MOG 231, provando l’assenza di “colpa organizzativa”, non incorreranno nelle importanti sanzioni pecuniarie e interdittive.  

 



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